Promuovere lo sviluppo di modalità meta-cognitive, abilità di pensiero, di ascolto attivo e competenze di base, efficaci nel valorizzare la dimensione autonoma dell’individuo all’interno della costruzione comunitaria delle idee. Prospettiva democratica di una responsabilità condivisa delle prassi attraverso le quali si avvia il processo di formazione della persona. Trasversalità della pratica che favorisce lo sviluppo del pensiero multi-dimensionale (critico, creativo e caring) supportando nella revisione dei propri giudizi e/o pre-giudizi, valori e criteri, con l’obiettivo di sviluppare una solida base cognitiva e relazionale per la crescita personale e collettiva.
La Comunità di Ricerca che si costituisce durante la pratica filosofica è lo spazio in cui si sviluppa il dialogo: è caratterizzata dall’ascolto reciproco, dall’importanza del pensare insieme e dall’interesse di indagare e discutere. Attraverso il dialogo si riesce a potenziare e
sostenere anche l’emergere delle cosiddette “soft skills”, competenze di base necessarie allo sviluppo della persona e sempre piu’ richieste in ambito lavorativo: saper stare in gruppo, sviluppare empatia, curiosità e senso di responsabilità, che contraddistingue una piena cittadinanza, fiducia in se stess* ma anche capacità di autoanalisi, spirito critico che sappia indagare il valore delle idee, crearne di nuove, comprendere la complessità, l’interdipendenza e l’attendibilità delle fonti, problem solving.
La Philosophy for Children/Community (P4C) è un progetto educativo centrato sulla pratica del fare filosofia insieme. Quando vi è la possibilità si svolge in presenza creando il setting specifico in cerchio, di cui è responsabile un/a “facilitatore/trice” adeguatamente format*; in caso di modalità online si strutturerà su piattaforma concordata. La durata di una sessione è di un’ora circa.
Vengono proposti stimoli, testi/pretesti per attivare la discussione, letture condivise, video introduttivi, produzione e somministrazione di materiali audio-visivisi. La facilitazione sostiene quello che emerge con domande che non dirigono ma orientano e approfondiscono. Non ci sono domande giuste o sbagliate, ma solo un diverso modo di indagare, insieme.
La natura filosofica del nostro lavoro si esplica nel tenere sempre aperto uno spazio di riflessione.